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ERBA: PAOLO FARANO “MAI STATO CONTRARIO ALLA RIQUALIFICAZIONE DI CORSO XXV APRILE”

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Paolo Farano ex Assessore al Comune di Erba, in un lungo post sui social, propone un interessante “considerazione” su Corso XXV Aprile. L’argomento tanto dibatutto e tanto divisivo fino ad arrivare alla rottura nella Maggioranza, lasciando Caprani con il cerino in mano a decidere di andare avanti con il mandato da Sindaco, ma osteggiato da molti.

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“Non sono mai stato contrario alla riqualificazione di Corso XXV Aprile, infatti nel 2016

proposi al Sindaco Tili l’idea di conferire un incarico per un progetto preliminare su cinque vie centrali: corso XXV Aprile, via Volta, via Fiume, via Plinio e via Mazzini. Progetto esposto in sala consiglio, dal professionista incaricato, condiviso anche dalle minoranze.

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Il Piano urbano del traffico del 2016 aveva recepito l’ipotesi viabilistica di senso unico, salvo indagini sui flussi veicolari per verificare le ripercussioni sulle vie limitrofe.

Considero sbagliata la scelta di eliminare completamente i parcheggi, anche quelli per i disabili, per il carico/scarico e per i mezzi di soccorso.

La possibilità di una ciclabile, prevista nel progetto 2016, neanche considerata!

Ho già elencato punto per punto le mie perplessità in merito al progetto che non si basa su un’idea fondante e che non si inserisce nel contesto urbano.

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Produzione Video

Spesso gli architetti hanno la presunzione di fare capolavori senza preoccuparsi del sito in cui vanno ad intervenire, c’è il gusto dell’originale, la caratterizzazione con materiali nuovi, l’eccentricità a tutti i costi. Quali sono i riferimenti per dar luogo a qualcosa di organico che dia ordine? Penso che innanzitutto si debba fare un’attenta analisi per poi riferirsi alle forme che il luogo suggerisce, ritengo che l’unica via possibile sia quella dell’armonia dell’insieme, certo occorre sensibilità e capacità di interpretare il luogo! Se gli spazi sono accoglienti le persone li frequentano perchè si sentono a loro agio, non vado a sedermi su una panchina di fronte al traffico, senza l’ombra di un albero sopra la testa!

Ho sempre creduto che il miglioramento dell’aspetto ambientale migliori la qualità della vita, che forse potrebbe proiettarsi verso espressioni più sincere dell’esistenza.

In merito ai costi di realizzazione di 165 m. inizialmente ammontavano a 750.000 euro,

poi sono saliti a 999.000, ( notare che la proprietà del Centrale, una parte della galleria e il tratto da via Plinio al semaforo di via Dante, sono escluse dal progetto ) ora è emerso il problema dei sottoservizi e della fognatura da rifare, mi chiedo quanto costerà alla fine?

Sicuramente avrei preferito un progetto più sobrio, meno costoso, che coinvolgesse tutto il corso, dal passaggio a livello a largo Clerici, un lungo viale alberato, con una sola essenza e un arredo urbano adeguato.

Condivisione, partecipazione, coinvolgimento, sono concetti poco sentiti!

In generale, ritengo che, una volta definite le linee guida del progetto, si debba spiegare ai cittadini, con chiarezza, quali siano gli obiettivi, si ascoltano i pareri, le criticità, le esigenze e i suggerimenti, si interpretano, poi si ripropone un progetto condiviso da tutti.

La domanda che si pone è: ma il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte può garantire la qualità dei risultati? Ritengo che il progetto di riqualificazione e di arredo urbano dovrebbe dare unità formale all’attuale confusione accordandosi con la situazione esistente, nel rispetto delle proporzioni degli alberi con i palazzi, dei materiali in continuità con quelli del luogo e i colori.

Ribadisco il concetto di armonia, questo le persone lo percepiscono e lo apprezzano.

Tengo a precisare che tutto questo nulla a a che fare con le “strategie politiche” sono esclusivamente considerazioni personali sul progetto”

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