Nelle mense scolastiche di Como la qualità continua a non migliorare minimamente nonostante tutto quello che è già stato segnalato nei mesi scorsi (lische, vermi, mele marce, insetti, etc.). Siamo a livelli inaccettabili. Il vicesindaco Roperto continua a porsi in difesa del gestore del servizio anche con affermazioni piuttosto ridicole: ce ne ricordiamo alcune del tipo che se la mela è marcia o ci sono i vermi/insetti vuol dire che il cibo è naturale (bio?!). Lo ha fatto anche oggi, parlando dell’aspetto esteriore dei piatti e del fatto che comunque seguono le indicazioni di ATS. Il problema non sono evidentemente le indicazioni di ATS o l’impiattamento non da ristorante stellato. Il problema è la qualità della materia prima e le scelte di chi gestisce il servizio.
Un’Amministrazione comunale seria collaborerebbe con i genitori ascoltandoli e raccogliendo le segnalazioni, per poi intervenire con il gestore (che ricordiamo è la stessa società proponente il progetto del centro unico di cottura in via Somigliana, che ha già ricevuto il via libera della Giunta).
Leggerezza e approssimazione, una costante di questa Amministrazione quando si parla di scuole. Risultato? A pagarne le conseguenze sono sempre i bambini e le bambine della città.