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SEPARAZIONE CONSENSUALE: USO FRUTTO ALLA MOGLIE VIA LA RESIDENZA DEL MARITO E IMU DA NON PAGARE SU PRIMA CASA

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Ho in corso una procedura di separazione consensuale per cui concederò a titolo gratuito l’usufrutto della casa a mia moglie e trasferirò la residenza fuori  regione, in abitazione non di proprietà. Potrò non pagare l’IMU per l’ex prima casa?

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Nel contesto di una separazione consensuale, con concessione gratuita dell’usufrutto dell’immobile al coniuge (sua moglie), è quest’ultimo che diventa soggetto passivo IMU, ma soltanto dal momento in cui l’usufrutto sarà formalizzato (ad esempio con accordo omologato dal Tribunale o con atto notarile).

Esenzione IMU ai coniugi con residenza separata27 Agosto 2024

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Dal momento della cessione dell’usufrutto, lei non sarà più tenuto al pagamento dell’IMU sull’immobile in quando l’obbligazione tributaria spetta all’usufruttuario e non al nudo proprietario.

Se continuerà ad avere residenza anagrafica e dimora abituale nell’immobile e se la casa non rientra tra le categorie catastali di lusso, invece, sua moglie potrà godere dell’esenzione IMU in quanto abitazione principale.

Ricapitolando i vari passaggi e le diverse casistiche:

  • se concederà l’usufrutto gratuito dell’appartamento a sua moglie e tale situazione sarà formalizzata, sua moglie diventerà il soggetto passivo IMU;
  • se sua moglie manterrà la residenza anagrafica e la dimora abituale nell’immobile, potrà continuare a beneficiare dell’esenzione IMU in quanto abitazione principale;
  • lei, trasferendo la sua residenza fuori regione e non essendo più usufruttuario, non dovrà pagare l’IMU sull’immobile.

Per formalizzare la nuova situazione giuridica, si raccomanda di depositare l’accordo di separazione consensuale presso il Tribunale o ufficializzare l’usufrutto con un atto notarile. Utile anche aggiornare i dati catastali e anagrafici presso il Comune di riferimento per evitare errori o richieste di pagamento non dovute.

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FONTE: https://www.pmi.it/

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