La Sindaca Carnevali scrive al Governo: “Protezione per i partecipanti alla Flotilla, tra loro anche un nostro concittadino”
Anche rispondendo alle numerose sollecitazioni ricevute in questi giorni da cittadine e cittadini, la Sindaca di Bergamo ha inviato una lettera al Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e al Ministro della Difesa Guido Crosetto, per esprimere la propria vicinanza alla missione umanitaria per il trasporto di aiuti destinati al territorio della striscia di Gaza, un gesto significativo di solidarietà, oltre alla preoccupazione per la sicurezza dei partecipanti alla Global Sumud Flotilla.
“Nella consapevolezza delle azioni intraprese e della presa di posizione chiara espressa da voi, Ministri, vi chiedo di garantire la protezione dei civili e il rispetto del diritto internazionale, e di esercitare la necessaria pressione diplomatica e politica perché cessino queste azioni pericolose e di intimidazione. Non possiamo arrenderci all’idea che la guerra sia l’unico modo per risolvere i conflitti e che la violenza prevalga sulla speranza e la solidarietà – scrive la Sindaca Elena Carnevali –. Vi chiediamo attenzione, supporto e impegno immediato affinché venga garantita la sicurezza dei partecipanti, tra i quali vi è anche un nostro concittadino, la tutela del diritto umanitario e la creazione di un corridoio umanitario che consenta di portare la missione a buon fine”.
La Lettera
Egregi Ministri,
la Global Sumud Flotilla si trova attualmente impegnata in una missione umanitaria per il trasporto di
aiuti destinati al territorio della striscia di Gaza e a famiglie costrette a elemosinare cibo, sulle quali
incombe una carestia, in un gesto significativo di solidarietà.
Nonostante ciò, nelle ultime ore si sono verificati episodi preoccupanti: esplosioni nelle vicinanze delle
imbarcazioni, sostanze non identificate lanciate da droni, interferenze radio che possono essere episodi di
intimidazione, che mettono in pericolo la vita di tutti i partecipanti.
Questo accade in acque internazionali, in violazione del diritto internazionale.
Esprimo profonda preoccupazione per la sicurezza di quanti si trovano a bordo e ritengo che simili
modalità, che colpiscono civili impegnati in un’azione pacifica, non possano rappresentare una via per
risolvere i conflitti.
Per questo, nella consapevolezza delle azioni intraprese e della presa di posizione chiara espressa da voi,
Ministri, vi chiedo di garantire la protezione dei civili e il rispetto del diritto internazionale, e di esercitare
la necessaria pressione diplomatica e politica perché cessino queste azioni pericolose e di intimidazione.
Non possiamo arrenderci all’idea che la guerra sia l’unico modo per risolvere i conflitti e che la violenza
prevalga sulla speranza e sulla solidarietà.
Vi chiediamo attenzione, supporto e impegno immediato affinché venga garantita la sicurezza dei
partecipanti, tra i quali vi è anche un nostro concittadino, la tutela del diritto umanitario e la creazione di
un corridoio umanitario che consenta di portare la missione a buon fine.
Con urgenza e speranza, vi porgo i più cordiali saluti.
Elena Carnevali*