Un plauso alla lunga storia del Consorzio che, in questi 60 anni, ha sempre saputo rispondere alle sfide con scelte lungimiranti, con la capacità di fare rete e tutelando i vitigni autoctoni della zona che sono, a tutti gli effetti, i più
conosciuti e apprezzati del Friuli Venezia Giulia, in Italia e nel mondo.
E’ la sintesi del messaggio che l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo ha portato oggi, in occasione del
convegno su ‘Collio, un viaggio lungo 60 anni’, a Villa Russiz a Capriva del Friuli dove l’esponente dell’Esecutivo ha consegnato anche una targa commemorativa, a nome del governatore del Friuli Venezia Giulia, al presidente del Consorzio per i sessant’anni dell’ente consortile più antico in regione e terzo in Italia (dopo Chianti e Barolo). Istituito il 31 maggio 1964, il Consorzio ha ottenuto la Denominazione di origine controllata nel 1968, conta circa 270 produttori tra viticoltori e imbottigliatori e circa 1.300 ettari vitati Doc.
L’esponente dell’Esecutivo ha sottolineato l’importanza di proseguire nel lavoro di squadra con le istituzioni, PromoturismoFvg, i consorzi e gli imprenditori, affinché i prodotti enogastronomici di qualità del territorio diventino
sempre di più il biglietto da visita del Friuli Venezia Giulia nel mondo; in questo senso riveste un importante ruolo la
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strategia di promozione regionale, con il claim identitario ‘Io sono Friuli Venezia Giulia’, che ha contribuito ad una crescita
esponenziale per il turismo.
Il comparto enogastronomico in Friuli Venezia Giulia vale da solo
1,4 miliardi di export ed ha ancora ampi margini di crescita,
secondo l’assessore regionale, che ha evidenziato come esso
rappresenti un fattore trainante per l’economia e il turismo
oltre che elemento di attrazione e riconoscibilità all’estero; si
pensi, ad esempio, ai rinomati vini del Friuli Venezia Giulia,
veri e propri ambasciatori del territorio. In questo contesto,
l’Amministrazione regionale ha messo in atto una strategia di
promozione a livello nazionale e internazionale per far conoscere
e valorizzare le proprie eccellenze agroalimentari e i relativi
territori tanto che, come dimostrano i primi risultati, le
produzioni agroalimentari e la tradizione culinaria si
posizionano al primo posto tra i fattori di attrazione per i
turisti stranieri.
L’esponente regionale ha espresso un apprezzamento anche per la
capacità del Consorzio di evolversi e di rispondere alle sfide
guardando, oggi, alla sostenibilità ambientale, alla
sperimentazione vinicola e alla ricerca. Sul versante
dell’estero, l’obiettivo è la promozione del brand Collio negli
Usa, in Asia ed America Latina.
L’assessore ha quindi ricordato l’impegno regionale nel
promuovere e far conoscere le eccellenze del food and wine del
Friuli Venezia Giulia sul mercato statunitense: nel primo
semestre del 2023 il Friuli Venezia Giulia ha esportato negli
Stati Uniti un valore pari a 69,3 milioni di euro di alimenti e
bevande. A trainare questi risultati è il settore vitivinicolo.
Le esportazioni di bevande, infatti, sono aumentate del 12,5%
nell’ultimo anno e addirittura del 65,4% se allarghiamo lo
sguardo all’ultimo quadriennio.