Con il poliedrico progetto “Terza Terra”, il cuore creativo del Friuli Venezia Giulia batte al centro dell’Europa, nell’apprendimento, nella formazione, nella produzione e nell’esposizione dell’arte, in un intreccio capace di creare nuove suggestioni e di regalare nuovi punti di vista di osservazione della realtà.
È il pensiero del vicegovernatore e assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia che questo pomeriggio è intervenuto
all’inaugurazione dell’articolato percorso espositivo “Terza Terra”, a Villa Manin di Passariano, nel territorio comunale di
Codroipo, un progetto che conta non solo la mostra con i capolavori di Michelangelo Pistoletto ma anche una residenza per artisti provenienti da tutta l’Italia e dall’estero, impegnati in un profondo e costruttivo confronto anche in seno a una
dimensione etica e sociale.
L’esponente dell’Esecutivo ha sottolineato come la storia del complesso dogale di Villa Manin ben si coniughi con la dimensione contemporanea della produzione artistica in un iter di riflessione che conduce i creatori di oggi a confrontarsi con le istanze di trasformazione che emergono sempre più forti dalla collettività, in un momento di profonda mutazione della società. Il vicegovernatore ha fatto notare come il compendio dogale sorga nel cuore del Friuli Venezia Giulia e come in esso si rifletta, accogliendo le avanguardie di frontiera, simbolo di una terra di frontiera quale è sempre stata la nostra regione, ancor più oggi,
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cuore pulsante al centro dell’Europa, veicolo privilegiato di
creazioni innovative, di riflessioni su un nuovo futuro e una
nuova contemporaneità, letta attraverso l’interpretazione della
natura, del tempo e del sentire umano.