Presso la Sala dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, sita a Roma – lungotevere in Sassia n. 3, si è svolto il IV Congresso Nazionale dell’A.S.I. – Associazione Sociologi Italiani avente per tema: “Guerra e/o Pace: le società in transizione”, un argomento reso ancora più attuale perché alle numerose guerre in atto, in primis quella in Ucraina e Gaza si è aggiunta la guerra Israele-Iran con coinvolgimento dell’aeronautica americana. La guerra e la pace, come ci hanno relazionato i dirigenti dell’Associazione: David Franceschiello, Aniello Ertico (che è anche un neuropsicologo) e Sara Spoletini sono oggetto di studio da parte dei sociologi in quanto la sociologia studia la società umana, le sue strutture e le interazioni tra individui, popolazioni e Stati. Dopo i saluti del gen. Giuseppe Marceca, dirigente medico della Polizia di Stato e Direttore dell’Accademia ospitante; dell’on. Fabrizio Sartori, Segretario dell’Assemblea Capitolina di Roma

Capitale e della dott.ssa Anna Calò, dirigente dell’A.S.I. Centro Italia si sono svolte le relazioni aventi ad oggetto il conflitto come motore del cambiamento sociale, processi di ricostruzione e resilienza sociale, transizione culturale e crisi di valori, guerra e/o pace nella sociologia contemporanea e sull’economia di guerra.
La sessione, moderata dal prof. Antonio Sposito, Presidente Nazionale A.S.I. ha visto diversi relatori, tra i quali segnaliamo: Fabio Gervasi, presidente dell’Associazione Civiltà Romana; l’avv. Paolo Magrelli, dirigente dell’Associazione AmoRoma; la dott.ssa Antonella Spartà, vice questore di Roma; la dott.ssa Elisabetta Festa, dirigente dell’A.S.I. Campania; l’avv. Francesco Miraglia, esperto di diritto di famiglia e minorile, che ha parlato del dramma dei bambini in Ucraina, a Gaza e dei bambini soldato che ha relazionato su “difendere i bambini è l’unico modo per salvarci tutti”; la dott.ssa Angelica Loredana Anton, cantautrice, conduttrice, attrice e scrittore; il dott. Gennaro Ruggieri, osservatore ONU, docente e ambasciatore/osservatore O.N.U. ed altri. Come ha affermato la dottoressa Sara Spoletini, delegata dei sociologi romani e collaboratrice dell’organizzazione dell’evento: “Non abbiamo avuto paura di osare e vedere insieme 3 esponenti delle religioni monoteistiche sorridere e confrontarsi è stato molto emozionante e dimostra che la religione non è mai estremismo anche se il risveglio è stato duro stamattina apprendendo la notizia del conflitto in Iran.” Per le religioni hanno parlato l’imam Assem Migahed, Segretario della Grande Moschea di Roma e co-fondatore dell’Associazione ItalArabi; Pino Mauro Pironti, Presidente dell’Associazione Abramitica, facente capo al movimento ebraico “Casa di Avraham” e Sua Beatitudine Filippo Ortenzi, Arcivescovo Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana. Il nostro Metropolita che ha iniziato l’intervento con le parole del vangelo secondo Luca “Gloria a Dio nell’alto dei Cieli e Pace in terra agli uomini di buona volontà” ha criticato le posizioni europee sulla guerra in Ucraina e soprattutto i cosiddetti “volenterosi” che come prima in Kosovo e poi in Iraq ora vorrebbero mandare soldati contro la Russia con il rischio di far iniziare la terza guerra mondiale. Sulla crisi in Ucraina, Gaza e Iran il nostro Arcivescovo ha criticato l’O.N.U., costituito nel 1945 ed avente quale obiettivo principale quello del mantenimento della pace e della sicurezza mondiale e che invece è assente nei conflitti e non si propone neppure quale mediatore, venendo così meno alla sua principale ragione di esistere.



