Al momento stai visualizzando Ripartenza: Tavolo individua 3 obiettivi e 6 grandi aree di intervento
I lavori del Tavolo Ripartenza

Ripartenza: Tavolo individua 3 obiettivi e 6 grandi aree di intervento

  • Tempo di lettura:4 minuti di lettura
  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Informazioni
  • Commenti dell'articolo:0 commenti

Tre obiettivi socio-economici e sei aree di intervento per realizzarli. È questo il cuore della risoluzione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza che stata accolta dal Tavolo per la Terza Ripartenza (TTR) e domani sarà sottoposta al voto del Consiglio regionale.   Il documento, di cui si è discusso a lungo nella seduta odierna del Tavolo coordinata dal presidente dell’Assemblea Fvg, Piero Mauro Zanin, individua nel calo demografico e nel brusco stop dell’ascensore sociale i due maggiori problemi da affrontare e risolvere nel Fvg del post-pandemia. Ne consegue che è necessario, come si legge nella risoluzione, “favorire politiche di incentivo alla natalità, adottando misure per attrarre talenti”, e che occorre “promuovere il benessere dei cittadini” non soltanto adottando misure che consentano di far crescere il Pil, ma anche agendo su fattori sociali che portino a un “benessere equo e sostenibile”.   In questo contesto è particolarmente importante la riattivazione del cosiddetto “ascensore sociale” per dare ai giovani “l’opportunità di migliorare la propria posizione rispetto a quella dei genitori”. Un obiettivo da raggiungere con investimenti nel capitale umano, un più ampio accesso ad asili nido e scuole di qualità e la lotta all’abbandono scolastico. Ma anche con politiche che riducano la precarietà e “contrastino le disuguaglianze presenti nel mercato del lavoro”, migliorando “le reti di protezione per le famiglie meno abbienti”.   Per arrivare a questa meta, il documento individua sei vaste aree di intervento per un totale di 21 punti. La prima riguarda il sistema territoriale. Bisogna “valorizzare il sistema della logistica intermodale, della portualità e delle infrastrutture”, utilizzando anche “la fiscalità di vantaggio, come l’extradoganalità del Porto di Trieste”. Ma anche “migliorare la mobilità” con particolare attenzione a velocizzare i collegamenti ferroviari tra i maggiori centri, e promuovere la cosiddetta “rigenerazione urbana”, ovvero il recupero delle aree urbane abbandonate e degradate, di caserme dismesse e servitù militari cessate. Il territorio montano e le aree svantaggiate della regione hanno bisogno in modo particolare di politiche anti-spopolamento attraverso progetti paesaggistico-ambientali e la digitalizzazione dei borghi, “anche nell’ottica dello sviluppo dello smartworking”.   La seconda macro-area di intervento è quella della valorizzazione delle filiere strategiche dei settori produttivi, con il rilancio dell’artigianato di qualità e dell’agricoltura 4.0, e la promozione del made in Fvg. La terza area è l’accelerazione tecnologica, e prevede di valorizzare il patrimonio di eccellenza scientifica con investimenti in ricerca e innovazione, il supporto alla transizione digitale e l’adeguamento dei Centri per l’impiego ai nuovi modelli di lavoro.   La transizione verde è il quarto caposaldo, e prevede “nuove tecnologie per la mobilità e i consumi basati sull’idrogeno e sui combustibili verdi, e porti hub energetici carbon neutral”, oltre al sostegno all’economia circolare e al recupero dei siti inquinati. La quinta area di intervento è quella del turismo lento e sostenibile, vale a dire la creazione di piste ciclabili e la valorizzazione dei siti Unesco, con una promozione specifica per le aree montane e il sostegno all’enogastronomia che punta su prodotti biologici e distribuzione a chilometro zero.   Infine, nell’area della salute sono previste politiche per la sostenibilità economica dei sistemi assistenziale, sanitario e pensionistico nell’ambito della cosiddetta silver econom”, e il potenziamento della rete di assistenza territoriale in modo da consentire “una vera vicinanza alle persone”. Anche in questo campo sarà poi necessario sviluppare le potenzialità del digitale, integrandole nei sistemi di assistenza allo scopo di favorire il più equo accesso alle cure anche nelle aree periferiche.   La risoluzione impegna il governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, e la sua Giunta a tener conto di questi obiettivi e priorità, auspicando un dialogo costante tra esecutivo e Consiglio sull’attuazione dei progetti per la ripartenza.

Lascia un commento