Nella sala dello Yacht Club di Como, si è tenuto l’incontro pubblico “Riflessioni sul nuovo Stadio Sinigaglia”, organizzato dal Partito Democratico di Como quale contributo attivo rivolto alla città in seguito alla promozione del Como 1907 in Serie A e all’intento della proprietà di intervenire sullo stadio comunale. L’iniziativa è stata preceduta da una conferenza stampa, nella quale il PD ha presentato il documento, elaborato grazie al contributo di professionisti e approvato dalla Segreteria provinciale, in cui sono contenute, in otto punti, le linee guida da proporre in termini collaborativi per intervenire sullo stadio.
“L’intento dell’incontro è discutere insieme un tema che comprende tre elementi: la pratica e la passione per lo sport, il meritato e tanto atteso ritorno del Como 1907 in Serie A e le sfide che questo comporta, l’occasione di rilancio della città di Como – ha esordito la Segretaria provinciale Carla Gaiani – Vorremmo innescare una riflessione a tutto tondo, portando anche il nostro contributo. Lo stadio, per noi, deve essere un luogo multifunzionale, un motore di rigenerazione urbana, una novità che può portare a una rinascita della vita associativa e sociale di un quartiere o di una città. In quest’epoca, sta cambiando la relazione tra settore pubblico e privato in ambito sportivo. Crediamo sia imprescindibile che accanto agli investimenti privati sullo stadio ci sia una regia pubblica, fatta di visione e di sguardo di prospettiva, che al momento manca. Per questo vogliamo provare a dare le nostre linee guida”.
E’ intervenuto, poi, il consigliere comunale Stefano Legnani: “E’ necessario fare una riflessione su ciò che vogliamo e su cosa la politica deve fare. Oggi pare in attesa. Il documento vuole essere il punto di partenza per iniziare una discussione sul tema che, purtroppo, non si è ancora aperta e, forse, siamo già in ritardo. Una discussione, però, che coinvolga chi si occupa di queste tematiche e chi vive la città di Como”.
La parola è poi passata all’esperto urbanista Giuseppe Cosenza, che è entrato nel merito dei punti proposti. “Avverto una sorta di apatia, di non coinvolgimento sul tema dello stadio, come in altri ambiti aperti – ha affermato – Abbiamo, per questo, cercato di dare delle linee guida, un contributo costruttivo a una società ha un progetto vincente, integrato nel tessuto sociale ed economico della città. Da tenere in considerazione, nel progetto del nuovo stadio che sarà sicuramente di altissimo profilo, c’è senza dubbio la salvaguardia dei valori storici, culturali e architettonici, in relazione allo skyline complessivo e a tutela del patrimonio paesaggistico. Auspichiamo, inoltre, una riqualificazione di viale Puecher mediante creazione di una promenade quale ricucitura funzionale, in grado di garantire continuità tra i giardini a lago e la passeggiata di Villa Olmo. Si può fare solo con una Ztl, nella quale possono trovare luogo anche le attività commerciali annunciate. Desideriamo uno stadio che possa vivere 7 giorni su 7, ma questo può essere reso possibile solo rispondendo alle esigenze della città. Non ultima, la questione della sosta e dell’accessibilità. Proponiamo, ad esempio, l’individuazione di parcheggi esterni all’area, collegati con bus navetta allo stadio”.
Le conclusioni sono state affidate al Segretario cittadino Daniele Valsecchi. Riprendendo i punti toccati dagli altri relatori, ovvero Margherita Mojoli, presidente provinciale dell’Ordine degli Architetti PCC, Niki D’Angelo, delegato provinciale Coni, ed Edoardo Ceriani, presidente del Panathlon International Club di Como, ha riassunto la mattinata in quattro parole chiave: “La prima è ‘unicità’, del luogo, della società, ma unica è anche l’occasione che abbiamo per ripensare l’area e renderla funzionale. La seconda è ‘valore’, architettonico, dello sport, ma anche sociale, del territorio. Un valore di tutti e, proprio per questo deve esserci un ‘bilanciamento’ tra le necessità sportive, dei tifosi, dei turisti e di chi vive quotidianamente il quartiere. E quindi è necessario lavorare ‘assieme’. C’è necessità di dialogo, di evitare le polarizzazioni. Solo così costruiamo insieme. Ed è quello che abbiamo provato a fare come Partito Democratico nella giornata di oggi”.