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PORDENONE: IL COMUNE APPROVA IL PROGETTO DI FORMAZIONE BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

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È stato approvato dalla Giunta del Comune di Pordenone il progetto che riguarda la Formazione sui
Bisogni Educativi Speciali (BES) con particolare attenzione ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento
(DSA) per i docenti della scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado degli Istituti cittadini.
Il progetto nasce dalla sinergia tra l’assessorato alla cultura del Comune di Pordenone e la sezione locale
dell’Associazione Italiana Dislessia che, attraverso i suoi formatori, organizza un percorso in grado di fornire
agli insegnanti gli strumenti e le strategie operative efficaci per affrontare le problematiche legate agli
studenti che presentano DSA. Questa è una caratteristica neurologica presente nel 5% della popolazione
scolastica e che può compromettere talvolta anche sensibilmente la capacità di leggere, scrivere e calcolare
in modo corretto e fluente (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia). L’obiettivo del progetto è evidente:
favorire da un lato il lavoro quotidiano degli insegnanti e dall’altro l’apprendimento dei ragazzi, nell’ottica
dell’inclusione.
La sezione di Pordenone dell’Associazione Italiana Dislessia è presente sul nostro territorio dal 2009 e
sostiene le persone con DSA e le loro famiglie in tutte le fasi della loro vita con un grande lavoro di
sensibilizzazione, informazione e formazione. I Disturbi Specifici dell’Apprendimento non sono causati da un
deficit di intelligenza (anzi spesso le persone colpite sono intellettualmente capaci), né da problemi
ambientali, familiari o psicologici, né da deficit sensoriali. Insomma, questa non è una malattia ma piuttosto
una caratteristica innata e non transitoria.
Il primo degli incontri destinati agli insegnanti delle primarie e secondarie di Pordenone, si terrà il 27
aprile alle ore 17.00 all’Auditorium dell’ISIS Mattiussi Pertini di via Fontane, sarà condotto dalla formatrice
AID dott.ssa Monica Bertelli ed avrà come tema: “Studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES): ricadute
sull’aspetto emotivo e sulla motivazione all’apprendimento. Come un docente può fare la differenza”. Spesso
infatti vengono sottovalutati sia gli aspetti emotivi che accompagnano la vita scolastica degli alunni con DSA,
sia il modo in cui la DSA incide sulla motivazione, sullo studio, sul successo scolastico e soprattutto
sull’immagine che un ragazzo ha di sé. Quindi lavorare sulla motivazione, sull’autostima e sull’accettazione
delle frustrazioni degli studenti con BES, significa per un insegnante aiutare questi ultimi a superare le
difficoltà che incontrano a scuola, oltre che prepararli alla vita.
A settembre sono previsti due incontri anch’essi rivolti ai docenti di ogni ordine e grado, atti a sviluppare
conoscenze e strategie operative efficaci in merito ad alcuni aspetti dei DSA per un apprendimento
significativo che limiti la dispersione scolastica, favorendo il successo formativo di ogni studente. Nei mesi di
ottobre e novembre si svolgeranno poi alcuni incontri/sportelli formativi in ogni Istituto comprensivo di
Pordenone, con l’obiettivo di sviluppare percorsi e strategie operative personalizzate per gli studenti di
ciascuna scuola, per lo studio della matematica e delle materie scientifiche o attraverso l’uso di mappe
concettuali.
Se la presenza di Disturbi Specifici di Apprendimento si attesta sul 5% della popolazione scolastica, la
percentuale di casi di ragazzi con Bisogni Educativi Speciali nel pordenonese raggiunge, mediamente, quasi
il doppio. Spiega Grazia De Rosa, presidente dell’AID: «La Legge 170 per i DSA e quella sui BES del 2012
hanno permesso di formalizzare e personalizzare attraverso dei Piani Didattici Personalizzati le strategie più
efficaci da adottare per permettere di superare quelle difficoltà e cercare di avere successo formativo. Molta
strada è ancora da fare, poiché le variabili e i contesti sono tanti, ma risulta fondamentale fornire alle scuole
informazioni corrette e indispensabili occasioni di confronto per poter realizzare ad un percorso efficace ed
inclusivo, tanto per i docenti, quanto per gli alunni».
Sicuramente in conseguenza alla presenza crescente di studenti con DSA e BES nelle classi, questo
progetto è stato accolto con entusiasmo da tutte le scuole della città e sono state moltissime le iscrizioni a
questi incontri formativi. Attualmente in ogni classe sono presenti mediamente 3 studenti con difficoltà, per
cui gli insegnanti sentono indispensabile ricevere una formazione adeguata per svolgere una didattica
efficace. Inoltre va detto che ogni docente ha la mission di limitare il più possibile la dispersione scolastica
che negli ultimi anni è fortemente aumentata.
Afferma l’assessore alle politiche giovanili Alberto Parigi: «L’area dei disturbi dell’apprendimento e
della dislessia, che siano stati certificati da uno specialista o meno, è molto ampia e va affrontata con
competenza e consapevolezza. Sosteniamo con convinzione l’iniziativa dell’Associazione Italiana Dislessia
perché opera in quella direzione, e soprattutto perché riteniamo che siano questi i veri problemi – reali e
concreti – che riguardano il mondo della scuola, dei ragazzi e delle loro famiglie».

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