Dal 15 al 24 ottobre torna il Premio Paganini, il prestigioso concorso internazionale di violino giunto alla sua 56esima edizione, che quest’anno, come già nel 2018, si svolge con la direzione artistica di Giuseppe Acquaviva.
A causa dell’emergenza sanitaria, le preselezioni del Premio si terranno sul web e non nelle capitali mondiali della musica, New York, Vienna, Mosca, Guangzhou, come nelle ultime due edizioni del concorso.
Le prove eliminatorie, previste per il 16 e il 17 ottobre, avranno luogo a Palazzo Tursi.
Il Premio si sposterà poi al Teatro Carlo Felice dove, il 19 e il 20 ottobre, i violinisti selezionati si cimenteranno nelle semifinali, mentre i finalisti si esibiranno il 23 e il 24 ottobre insieme all’orchestra del Teatro.
Tutte le info per partecipare, sul sito: www.premiopaganini.it
Il Comitato Paganini – composto da Comune, GOG, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Conservatorio Paganini, Teatro Carlo Felice – ha stabilito di prorogare il termine per le domande di partecipazione al 31 maggio «per agevolare la partecipazione di molti aspirati concorrenti che si sono trovati in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria – spiega l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso – per lo stesso motivo la tassa di iscrizione sarà richiesta solo ai violinisti ammessi alle prove eliminatorie. Il Premio Paganini – continua Grosso – è un evento a forte richiamo internazionale, non solo dal punto di vista culturale e artistico ma anche affettivo per Genova e i genovesi».
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Il Premio Paganini sarà la “punta di diamante” di un ottobre paganiniano particolarmente ricco di proposte, eventi, approfondimenti che metteranno il violinista genovese sempre più al centro della promozione culturale della città, facendone un riferimento unico sulla scena internazionale.
Nel quadro della valorizzazione della figura di Paganini e del suo rapporto con Genova, si inseriscono importanti iniziative e nuove opportunità. Il Paganini Genova Festival, quest’anno alla sua terza edizione, avrà fra i suoi appuntamenti di maggior rilievo un importante convegno internazionale e il recital di Kevin Zhu, giovane e talentuoso artista vincitore dell’edizione 2018 del concorso, che il 27 ottobre, in occasione dell’anniversario della nascita di Paganini, avrà il privilegio di esibirsi a Palazzo Tursi con il Guarneri del Gesù, il celeberrimo Cannone appartenuto al grande violinista genovese.
Un particolare impegno sarà dedicato alla valorizzazione e alla promozione internazionale della figura di Paganini, attraverso un’articolata strategia di comunicazione che vedrà uno spazio prioritario dedicato sul sito Visitgenoa, nel quale, attraverso una landing page realizzata in occasione dell’ottobre paganiniano, sarà possibile accedere a tutto il patrimonio culturale, musicale e storico legato al grande violinista e al suo rapporto con la città: dagli eventi, ai percorsi museali, agli archivi al centro studi paganiniani, recentemente ricollocati in una prestigiosa sede a Palazzo Tursi
Alcuni cenni storici sul Premio Paganini
Fu il critico musicale Carlo Marcello Rietmann nel 1940 (nel primo centenario della morte di Paganini) a lanciare l’idea di un Premio a lui intitolato. Scoppiò la guerra e non se ne fece nulla. Ma nel 1952 il sindaco Vittorio Pertusio e l’assessore alla cultura Lazzaro Maria De’ Bernardis nell’istituire in modo permanente le feste colombiane di ottobre diedero vita a tre Premi, uno dei quali, appunto, fu il concorso dedicato a Paganini e affidato alla direzione artistica del più autorevole compositore genovese del Novecento, Luigi Cortese.
Nel 1954 la prima edizione fu a dir poco rapida. Si presentarono due soli violinisti e non venne assegnato alcun premio. A partire dall’anno successivo, però, i concorrenti aumentarono, nel ’56 per la prima volta fu assegnato il massimo riconoscimento e da allora, gradualmente, il concorso acquisì un sempre maggior prestigio a livello internazionale. Proprio nel 1956 a Genova, in una serie di incontri preliminari furono gettate le basi per la costituzione, l’anno successivo, a Ginevra, della Federazione dei Concorsi Internazionali di Musica di cui il «Paganini» fu socio fondatore.
La dimensione spettacolare del Premio fu affinata nel corso degli anni. In un primo tempo le eliminatorie si svolgevano a porte chiuse, successivamente tutte le esecuzioni furono pubbliche per dar modo agli appassionati di seguire ogni fase della competizione.
Mantenuta fino al 2002 la cadenza annuale, il concorso divenne poi per pochi anni biennale per trasformarsi nelle ultime edizioni in triennale.
La severità delle giurie e l’articolazione delle prove tese ad approfondire tanto gli aspetti tecnici di una esecuzione, quanto il gusto interpretativo, hanno garantito nel tempo l’alto livello qualitativo della manifestazione.
Non a caso il primo premio per ben sedici volte non è stato assegnato e i violinisti laureati hanno tutti percorso carriere di assoluto prestigio internazionale: basta ricordare Salvatore Accardo (1958), Grigory Zhislin (1967), Ghidon Kremer (1969), Leonidas Kavakos (1988), Natalia Prichepenko (1990), Massimo Quarta (1991), Isabelle Faust (1993), Bin Huang (1994), Giovanni Angeleri (1997), Sayaka Shoji (1999), Mengla Huang (2002), In Mo Yang (2015), Kevin Zhu (2018).