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OMICIDIO DI ALESSANDRO GOZZOLI A FORMIGINE (MO). ARRESTATO IN INGHILTERRA IL SECONDO INDAGATO

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Nella tarda mattinata di oggi, l’Unità .F.A.S.T. (Fugitive Active Search team) Inglese
attivata dall’omologa Unità italiana del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, ha
arrestato a Wembley (UK) il giovane 21enne cittadino rumeno, in esecuzione di Mandato d’Arresto
Internazionale, emesso il 14 aprile dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modena,
su richiesta di questa Procura della Repubblica in relazione all’omicidio del 41enne Gozzoli
Alessandro il cui corpo venne rinvenuto il pomeriggio del 10 marzo 2023, all’interno della camera
da letto della di lui abitazione di Formigine (MO), con le mani ed i piedi legati.

Il provvedimento internazionale valevole in Inghilterra (T.A.C.A.) è stato emesso a seguito
di ordinanza applicativa di misura cautelare della custodia in carcere, disposta dal Gip di Modena,
su conforme richiesta di questa Procura, nei confronti del suddetto giovane rumeno, gravemente
indiziato, in concorso con l’altro connazionale già rintracciato ed arrestato in Romania il 24 aprile
u.s. e consegnato all’Italia il successivo 17 maggio, dei delitti di omicidio volontario, rapina
aggravata ed indebito utilizzo di strumenti di pagamento in pregiudizio di Alessandro Gozzoli.

Le immediate attività investigative condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e
Radiomobile della Compagnia di Sassuolo, supportati dal Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale di Modena, permettevano di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dei due
indagati in ordine a tutti e tre i reati contestati e di accertare che i due, dal gionno 11 marzo, erano
fuggiti dall’Italia dividendosi e rendendosi irreperibili.

Le successive indagini, volte alla localizzazione dei due fuggitivi, condotte grazie alla
costante collaborazione del Desk italiano del servizio di cooperazione giudiziaria in materia penale
Eurojust, nonchè attraverso l’attivazione dell’Unità italiana della rete europea di ricerca latitanti
pericolosi E.N.F.A.S.T. del Servizio per la Cooperazione Internazionale della Direzione Centrale
della Polizia Criminale (grazie anche all’incessante lavoro congiunto con le collaterali Unità FAST
Rumena, Tedesca, Austriaca, Polacca, Ungherese, Cipriota e dell’Inghilterra), hanno permesso di
localizzare anche il secondo indagato in una zona di Wembley dove lo stesso aveva trovato rifugio.

Nel corso di uno dei servizi di osservazione appositamente predisposti nella mattinata di ieri
dalla Polizia inglese lungo una strada urbana nella zona segnalata, il giovane è stato individuato e
tratto in arresto. Sono state già avviate le procedure previste per l’estradizione dell’indagato e la
consegna alle Autorità italiane.

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