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Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga (terzo da sinistra), il presidente del Land Carinzia Peter Kaiser e il responsabile della struttura territoriale del Friuli Venezia Giulia di Anas Ettore de la Grennelais, alla cerimonia per la riapertura della strada che porta al Passo di Monte Croce Carnico.

MONTE CROCE: PRIMO PASSO VERSO LA RIAPERTURA FEDRIGA SODDISFATTO DEGLI SFORZI COMPIUTI

La strada per il passo di Monte Croce Carnico

“Oggi compiamo il primo passo verso la completa riapertura della viabilità del passo di Monte Croce Carnico, che contiamo di assicurare nell’arco di qualche mese. La collaborazione con Anas è stata ottimale e, anche se questa non è una strada regionale, abbiamo cofinanziato l’intervento di recupero e messa in sicurezza attuato da Anas proprio per garantire la massima celerità dell’intervento.

La chiusura di questa strada ha comportato un danno enorme sia per il Friuli Venezia Giulia sia per la Carinzia e non potevamo permetterci lungaggini di alcun tipo: a poco più di un anno dalla frana, riusciamo a garantirne, seppur con alcune limitazioni, il transito veicolare”.

È il pensiero espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga durante la cerimonia di riapertura al traffico automobilistico del Passo di Monte Croce Carnico, alla quale hanno preso parte il presidente del Land Carinzia Peter Kaiser e il suo vicepresidente Martin Gruber, l’assessore regionale alle infrastrutture e territorio Cristina Amirante, il

sindaco di Paluzza Luca Scrignaro, il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini e il responsabile della struttura territoriale del Friuli Venezia Giulia di Anas Ettore de la Grennelais.

“Oltre ad Anas e a tutte le maestranze che hanno permesso di ottenere questo risultato voglio ringraziare il presidente Kaiser e il Land Carinzia, perché la costante collaborazione con loro ci ha consentito di raggiungere obiettivi sfidanti in tempi ragionevoli. Abbiamo la consapevolezza di operare su un versante fragile, quindi stiamo valutando quali siano le ipotesi migliori

per evitare che si possano ripetere interruzioni della strada che

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quella causata dalla frana del 2023. Proseguiremo quindi la forte

collaborazione avviata con la Carinzia per proteggere questo

collegamento importantissimo per le nostre comunità, che ormai

vivono in contatto costante, individuando assieme le soluzioni

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migliori per farlo”.

Un pensiero condiviso dal presidente del Land Carinzia Peter

Kaiser, il quale ha evidenziato come la cooperazione

transfrontaliera tra la Carinzia e il Friuli Venezia Giulia in

questa circostanza si sia dimostrata essere costituita da fatti

reali e non solo da parole, infatti, la giornata odierna dimostra

che insieme in un’Europa unita riusciamo a fare molto per le

nostre comunità.

L’assessore Amirante ha quindi rimarcato che “essere oggi qui a

vedere le prime auto passare è una grande soddisfazione, perché

dopo la frana la strada sembrava quasi irrecuperabile. Grazie

all’impegno profuso da tutti i soggetti coinvolti, tra cui

numerose imprese locali, presto sarà possibile percorrerla senza

alcuna limitazione. Si è trattato di un intervento complesso

svolto in maniera eccellente, che ci ha dato l’occasione di

sperimentare nuove reti paramassi di ultima generazione che

riescono a trattenere carichi molto elevati e di conseguenza –

affiancate al sistema di monitoraggio costante – garantiscono la

messa in sicurezza dell’area”.

A partire da oggi la strada sarà aperta esclusivamente alle sole

autovetture (escluse moto, bici, roulotte, mezzi a traino,

camion) il sabato e la domenica dalle 8 alle 17 (orario con luce

naturale), con transito a senso unico alternato, regolato da

movieri per consentire il completamento delle ultime lavorazioni.

Data la dimensione della frana abbattutasi sulla strada,

l’intervento di messa in sicurezza del versante e il ripristino

della viabilità esistente ha richiesto 15 milioni di euro, la

metà dei quali stanziati dalla Regione e il restante da Anas.

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