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MILANO: PRESENTATO IN REGIONE IL TRITTICO LOMBARDO DI CICLISMO

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Lunedi’ 23 settembre, presso il suggestivo Belvedere Jannacci al 31° piano del Grattacielo Pirelli, con una spettacolare vista a 360 gradi su Milano, è stato presentato il Trittico Regione Lombardia 2024, uno degli appuntamenti piu’ attesi nel calendario ciclistico internazionale.

L’evento si è svolto alla presenza del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, che ha voluto sottolineare il valore culturale e sportivo di questa storica manifestazione.

Accanto a lui, i rappresentanti delle tre società organizzatrici delle gare che compongono il Trittico: Silvano Lissoni, Presidente Onorario dello Sport Club Mobili Lissone che quest’anno organizza la 77° Coppa Agostoni (6 ottobre); Luca Roveda, Presidente della U.S. Legnanese 1913, patron della 105° Coppa Bernocchi-48° GP Banco BPM (7 ottobre); e Renzo Oldani, Presidente della Società Ciclistica Alfredo Binda per l’edizione numero 103 della Tre Valli Varesine (8 ottobre).

Con loro, le autorità dei comuni coinvolti che hanno cosi’ confermato l’importanza del lavoro di rete tra gli stessi territori attraversati dalle tre prove.

LA STORIA DEL TRITTICO REGIONE LOMBARDIA

L’origine del Trittico Regione Lombardia risale al 1977, quando per la prima volta si decise di creare un premio per il corridore capace di accumulare il miglior punteggio nelle tre gare lombarde d’eccellenza: Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi e Tre Valli Varesine. Quell’anno, il primo nome pronto a entrare nella leggenda della manifestazione era quello di Francesco Moser, campione destinato a lasciare un segno indelebile nel ciclismo.

Dopo vent’anni esatti, nel 1997, i presidenti delle tre gare si ritrovarno a Legnano per ridare vita e vigore al Trittico. Come raccontato da Pino Pagani, socio e memoria storica dell’U.S. Legnanese 1913, l’idea prese forma durante un incontro a casa dell’allora Presidente della prova legnanese, Luigi Landoni, alla presenza di Romano Erba (Presidente della Coppa Agotoni) e di Giorgio Ferretti – Presidente della Società Ciclistica Alfredo Binda. Fu decisivo il supporto del Presidente della Regione Lombardia di allora, Roberto Maroni, che mise a disposizione i fondi necesari per sostenere l’iniziativa. “Il Trittico Lombardo è nato a Legnano”, ricorda Pagani, “e da li’ è cresciuto fino a diventare un simbolo di coesione e tradizione sportiva.”

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LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI

Durante la presentazione, il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha definito il Trittico “una vetrina e una festa popolare che consente di vedere i piu’ grandi campioni del ciclismo attraversare il nostro territorio”. Fontana ha aggiunto: “E’ un momento di gioia, di gioia popolare, perchè il ciclismo è parte della storia, della tradizione e della realtà della nostra regione. E’ uno sport di fatica, ma anche di cretività, di sofferenza, di disciplina: tutti aggettivi che rappresentano appieno il carattere del nostro territorio. Sarà una bellissima edizione, e auguro a tutti di potersi divertire e di apprezzare questo grande evento nella storia e nella tradizione del ciclismo in Regione Lombardia.”

A queste parole si sono aggiunte quelle di Guido Bragato, Assessore allo Sport e alla Cultura del Comune di Legnano, che ha sottolineato come la Coppa Bernocchi rappresenti “un orgoglio per Legnano e per i comuni limitrofi.” Bragato ha poi ricordato il valore del lavoro di rete tra le realtà comunali che ospitano i traguardi volanti – Parabiago, da dove la gara è partita lo scorso anno per omaggiare il centenario della vittoria di Libero Ferrario ai Campionati Mondiali di Zurigo 1923, Nerviano, San Vittore Olona e Cerro Maggiore; e ha evidenziato come questo evento, giunto alla edizione numero 105, rappresenti oggi una delle prove piu’ prestigiose del panorama ciclistico mondiale.

UN GRANDE LAVORO DI SQUADRA

L’orgoglio e la dedizione dei volontari sono stati al centro dell’intervento di Luca Roveda, Presidente della U.S. Legnanese 1913, che ha messo in risalto come senza l’apporto di questi appassionati il sogno sportivo non potrebbe essere realizzato.

“La Coppa Bernocchi è una gara storica che non si è mai fermata, nemmeno durante il periodo del Covid grazie al grande Trittico”, ha dichiarato Roveda. “E’ una corsa partecipata da grandissimi campioni che negli ultimi anni è salita nella categoria Pro Series; e con la vittoria di Wout Van Aert dello scorso anno e quella leggendaria di Remco Evenepoel si è affermata come prova sempre piu’ prestigiosa e di alto livello internazionale. Per noi è davvero un onore e un orgoglio organizzare ed essere protagonisti di questi eventi, di queste gare.”

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Produzione video

Roveda ha concluso il proprio intervento con la proiezione di un video che ha mostrato il grande lavoro svolto dietro le quinte della Coppa Bernocchi, celebrando cosi’ la passione e l’impegno di chi vi è coinvolto. “Con queste immagini, oltre al prestigio della nostra Coppa Bernocchi, abbiamo voluto soprattutto ricordare e decantare i volontari, coloro che lavorano con passione per realizzare dei sogni sportivi: nel ciclismo, e in tutti gli sport, la loro passione dà qualcosa di incredibilmente professionale, organizzato in modo armonico.”

STORIA E TERRITORIO

Il Trittico Regione Lombardia è pronto a vivere una nuova, straordinaria edizione. Tra il fascino delle sue storiche gare e il legamo profondo con il territorio, si conferma ancora una volta una delle manifestazioni sportive piu’ amate e seguite, capace di unire tradizione, innovazione e spirito di squadra.

Nel 2024, il Trittico “è uno degli eventi piu’ attesi del nostro territorio”, ha sottolineato Federica Picchi, Sottosegretario con delega allo Sport di Regione Lombardia. “Queste tre competizioni ciclistiche sono diventate nel tempo autentiche celebrazioni dello sport, della fatica e della passione. La loro storia inizia ai primi del Novecento, quando il ciclismo cominciava a farsi strada nei cuori della gente. Ogni chilometro, ogni salita, ogni curva fra Legnano, Lissone e le Valli varesine è stata teatro di grandi sfide ciclistiche vissute non solo dagli atleti, ma anche dalle migliaia di tifosi che, negli anni, si sono riversati lungo i percorsi, spinti dalla passione per le due route.”

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