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Lavorare in viaggio: come restare connessi in sicurezza ovunque tu sia

Le modalità di lavoro diventano sempre più flessibili, consentendo a molte persone
di lavorare lontano dall’ufficio o dalla propria sede abituale, perfino in vacanza. Per
operare in sicurezza, tuttavia, è indispensabile avere una connessione Internet sicura.

Viaggio e lavoro sempre più uniti

L’ultima edizione dell’Osservatorio EY ha analizzato comportamenti e tendenze dei
viaggiatori di vari Paesi europei, tra cui l’Italia. È emerso che il 96% degli italiani
ha intenzione di viaggiare almeno una volta nell’anno in corso.
Automobile e
treno sono i mezzi più gettonati, e il 50% degli intervistati pianifica i propri
spostamenti puntando sulla sostenibilità. In più, quasi una persona su due accoglie
favorevolmente la possibilità di conciliare lavoro e vacanze. La modalità che va per
la maggiore è il Bleisure (23%), che consiste nell’aggiungere giorni extra di
piacere ai viaggi di lavoro. Seguono in graduatoria Workation e Nomadismo
Digitale
(rispettivamente 21% e 14%), che permettono di lavorare da remoto
ovunque ci si trovi. Il Team Bonding si attesta all’11% e mira a migliorare la
coesione tra colleghi.

Wi-Fi e sicurezza

Il Wi-Fi pubblico, spesso usato dai lavoratori in viaggio, consente di risparmiare
sulla propria connessione dati, ma non è consigliabile usarlo abitualmente per
lavoro, perché comporta alcuni rischi. Infatti, le reti pubbliche sono spesso
soggette ad attacchi hacker
e possono essere sfruttate come canali di phishing,
con lo scopo di carpire dati sensibili o bancari. Ci sono però alcune accortezze che
possono essere seguite per navigare tramite queste connessioni in maniera un po’
più sicura. Una Virtual Private Network, per esempio, può essere di grande aiuto. Si
tratta di reti private criptate in grado di proteggere le proprie informazioni personali
e di navigazione. Scegliere le migliori VPN in Italia è semplice, perché online
abbondano le recensioni in materia
. È importante valutare attentamente la
trasparenza dell’azienda che fornisce il servizio, la politica sulla privacy e la
presenza di server in più Paesi.

A questa forma di tutela si può aggiungere un antivirus di qualità, ricordandosi di aggiornare regolarmente i sistemi e le applicazioni dei propri dispositivi. In alcune occasioni, gli hacker riescono a creare finti Wi-Fi quasi identici alle reti pubbliche cui fanno riferimento: ecco perché bisogna sempre verificare il nome della connessione usata e controllare l’eventuale presenza di errori grammaticali e di messaggi sospetti. Infine, è buona prassi evitare di accedere ad account privati che richiedono l’inserimento di dati sensibili o credenziali. Quando possibile, è meglio attendere di essere collegati a una rete sicura per svolgere operazioni delicate.
Disconnettersi dal Wi-Fi pubblico una volta terminato l’uso, disattivare la condivisione automatica dei file e utilizzare connessioni HTTPS rappresentano ulteriori precauzioni utili per proteggere la propria privacy.

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