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La mia vita con un cane non vedente

Ho adottato Teo poco più di due anni fa, è non vedente dalla nascita ed anche un po’ sordo da un orecchio. Ci siamo conosciuti per caso ed all’inizio non volevo dare ascolto al cuore, ho avuto come paura di fronte alla sua disabilità. Poi molto velocemente ho accantonato ogni timore e ho lasciato vivere quanto mi stava girando dentro. Ho dovuto rimettermi in gioco per poter comunicare con lui. Il nostro è un bel legame, basato sulla fiducia. Lui viene con me ovunque. Sa fare le scale, sa stare al ristorante, passeggia al mio fianco in campagna e in città, sale nel trasportino in auto e nuotiamo insieme (H2ODog Emozioni Acquatiche®). Ho imparato a non vederlo come un disabile, ma a riconoscere i suoi limiti reali e accompagnarlo nel superarli o raggirarli quando davvero troppo difficili. Ho imparato ad avere ancora più pazienza, a modulare la voce, a toccarlo quando lo desidera. Siamo cresciuti insieme ed abbiamo imparato a sentirci con il corpo, a camminare vicini, a superare ostacoli e andare per terreni diversi. Abbiamo imparato a capirci ed a smussare quegli angoli spigolosi del nostro carattere complicato. Ha imparato ad affidarsi a me ed a capire che non lo porterei mai in pericolo. Non è mai stato facile. Per arrivarci abbiamo lavorato molto insieme ed io su me stessa. Lui si lascia guidare da me, ma io mi sono lasciata condurre nel suo mondo diverso dal mio, fatto di odori, di sensazioni e di rumori. Ho chiuso gli occhi e sono stata con lui, ci siamo conosciuti. Ci siamo annusati, scontrati, stupiti e spaventati a volte, abbiamo preso le misure, abbiamo occupato lo spazio senza scontrarci ma vicini. Nuotiamo, superiamo conflitti di gestione, ci mettiamo in asse. Ho imparato a capire quando il suo girare è realmente ansia o quando è solo attirare attenzione. Ho capito quando avvisarlo che c’è un ostacolo alla distanza giusta affinché abbia lo spazio per deviare o fermarsi. Ho imparato ad accoglierlo tra le mie braccia quando mi cerca saltando su due zampe ma non sa la distanza. Sono diventata la sua vista lasciandomi guardare dentro l’anima dai suoi occhi diversi.

Denise Santesso – Rubrica l’Asso A Quattro Zampe

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