L’inchiesta per EPIDEMIA COLPOSA COVID 19 condotta dalla procura di Bergamo che si occupa di indagare sui fatti accaduti a marzo 2020 e sulle motivazioni che hanno visto l’Italia trovarsi totalmente impreparata alla pandemia, sta mettendo in luce risvolti inquietanti.
E’ notizia di queste ore che il REPORT ITALIANO DELL’OMS redatto dal ricercatore FRANCESCO ZAMBON fu ritirato dopo solo 7 ore il 13 maggio 2020.
Come riporta anche il Sole24Ore le indagini hanno ACCERTATO che ZAMBON SUBI’ PRESSIONI dal vicario italiano RANIERI GUERRA, “molto preoccupato delle ripercussioni politiche che tale documento avrebbe potuto avere”.
La domanda che tutti ci stiamo ponendo adesso è sicuramente questa: COSA CONTENEVA QUESTO BENEDETTO REPORT ?
La risposta è a nostro avviso ANGOSCIANTE, soprattutto se si pensa che l’unica preoccupazione sia stata quella di insabbiare tutto.
Il dossier conteneva un’analisi molto approfondita di tutti i fatti accaduti ad inizio pandemia, ponendo particolare attenzione su questi punti:
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– ASSENZA DI UN PIANO PANDEMICO
– ASSENZA DI TERAPIE INTENSIVE ALL’ALTEZZA
– AUMENTO DELLA GRAVITA’ DELLE ALTRE MALATTIE
– CONTAGIO NEGLI OSPEDALI E RSA
– ASSENZA DI MASCHERINE E GUANTI ANCHE PER LA POPOLAZIONE
-ASSENZA DI PRODOTTI DI PROTEZIONE NEGLI OSPEDALI (mascherine, guanti, respiratori, camici, occhiali etc.)
– AUMENTO DELLA VIOLENZA FAMILIARE
Il ricercatore specifica che fin dal primo caso di Codogno si capì che il vero problema sarebbero stati i posti di TERAPIA INTENSIVA, totalmente insufficienti per far fronte alla prima ondata, anche se successivamente sono stati aumentati.
Inoltre l’assenza di materiale protettivo per i sanitari ha fatto si che fossero esposti a grandissimi rischi e che diventassero loro stessi portatori di Covid.
Si metteva anche alla luce il problema dell’aumento della gravità delle altre malattie, che a causa della mancanza di posti negli ospedali, erano state completamente trascurate.
In buona fine, questo report evidenziava gli ERRORI del SISTEMA ITALIANO e la TOTALE MALAFEDE DI CHI POTEVA AGIRE E NON LO HA FATTO PER TENERSI STRETTO LA POLTRONA.
Attendiamo la fine delle indagini e l’eventuale processo e se mai uscirà il nome di un colpevole, ci auguriamo che questo signore non finisca in carcere, ma venga legato in una piazza a totale disposizione del popolo italiano.