“Ho partecipato al flashmob di sensibilizzazione sulla vicenda del musicista ucraino Lyubomir Bogislavets, in Piazza Matteotti, a Udine. È una vicenda davvero paradossale nella sua tragicità. Il musicista è attualmente rinchiuso nel Centro per rifugiati (Cpr) di Gradisca perché ha ricevuto un decreto di espulsione a seguito della permanenza in Italia, dovuta anche alla chiusura delle frontiere per il Covid. Si trova ad essere in un Cpr, ma non solo sono già programmati eventi musicali ai quali dovrebbe partecipare quest’estate, ma ha numerose proposte di contratti per nuovi concerti. Il decreto di espulsione gli fu contestato quando andò a chiedere l’autorizzazione per un concerto”. Così si è espresso il consigliere regionale Furio Honsell di Open Sinistra Fvg, in una nota. “Domenica 20 giugno è la giornata mondiale del rifugiato. Questa vicenda assurda è la dimostrazione di quanto inadeguate siano le norme attuali sull’immigrazione – aggiunge Honsell -, che impediscono l’ingresso e la permanenza in Italia a qualsiasi titolo di cittadini stranieri e di fatto impediscono l’immigrazione criminalizzando anche gli artisti. Spero che la vicenda si risolva nel modo più dignitoso per il musicista e anche per l’immagine del nostro Paese, al più presto”.
Immigrati: Honsell (Open Fvg) caso Bogislavets mostra norme inadeguate
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- Autore dell'articolo:asso_tv
- Articolo pubblicato:20 Giugno 2021
- Categoria dell'articolo:Musica
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