Caro Fermi, siamo arrivati anche noi e non ci fermeremo! Visto che le piace mettere i puntini sulle i, le diamo qualche numero. Dei 5.000.000 di euro destinati al progetto, quasi 800.000 euro sono riservati per diversi tapis roulant. E non è tutto. Ma secondo lei, sotto i 1200 metri ci sarà la neve?
Menomale che si è pensato a qualche “piccolo” impianto di innevamento artificiale, tra cannoni e pompe, per oltre 400.000 euro. Per completare questa “felice” favola, non possono mancare un laghetto, livellamenti orografici e la dismissione del vecchio impianto baby, aggiungendo così 1 milione di euro. E aggiungiamo i posteggi con 460.000 euro.
CM Triangolo Lariano e Comune di Bellagio hanno aumentato la loro quota di partecipazione di circa 250.000 euro che si aggiungono ai 5.000.000 già stanziati. Per le piste da sci non c’è un piano di gestione finanziario: non si sa se è sostenibile economicamente o “se sarà una cattedrale nel deserto” (ovvero se sono soldi pubblici buttati).
Nell’intervista lei è stato generico e non è entrato nel merito delle spese. Per la stazione sciistica, compresi i parcheggi (che sono chiaramente per lo sci), si spendono più di 2.700.000 euro, mentre per i giochi estivi si spendono 121.000 euro.
Nelle varie interviste si parla del progetto come se fosse chissà che opera strategica a più livelli, quando l’obiettivo è lo sci invernale. Uno sci invernale che a quella quota è – a detta degli esperti e di chi ha buon senso – fallimentare. Si può arrivare a questa considerazione anche solo facendo dei piani di gestione economica di una stazione sciistica.
Se il progetto è così strategico, perché non lo rendete pubblico sui siti istituzionali in modo che i cittadini possano informarsi e formarsi una loro idea? Se è così geniale, perché non presentarlo pubblicamente? Nell’intervista lei dice che l’investimento per la pista è una piccola parte. Le cifre dicono diversamente. La metà dei soldi è per la stazione sciistica. Inoltre ci chiediamo se è a conoscenza del fatto che la pista sciistica baby è lunga solo 140 metri. Un altro esempio di come vengono spesi i soldi pubblici senza una visione a lungo termine e senza considerare la reale utilità e sostenibilità di tali investimenti. Sarebbe una bella favoletta su cui riderci su, ma purtroppo siamo di fronte all’ennesimo provvedimento di una politica troppo lontana dalla realtà. Decisioni assurde come queste contribuiscono a rendere i cittadini sempre più disinteressati e disillusi nei confronti della politica. Noi siamo arrivati e non ci fermeremo. Crediamo fermamente in una politica attenta al territorio e alla sua valorizzazione, in ogni suo aspetto, e nel rispetto dei cittadini. Questa è la nostra posizione.
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