Per determinare se dopo le vacanze natalizie esista o meno un rischio di infezione particolarmente elevato nel settore scolastico, ca. 2300 studenti e studentesse di diverse scuole della provincia saranno sottoposti a test a partire da giovedì 7 gennaio 2021. Una novità tra le altre: a Bolzano, per la prima volta, i test saranno effettuati con cani addestrati. Oggi (5 gennaio 2021), i responsabili hanno presentato le diverse tipologie di test in una conferenza stampa.
d.s.a.d.: Claus Langebner, Christian Romen, Giuliano Vettorato, Philipp Achammer, Thomas Widmann, Patrick Franzoni e Florian Zerzer
È stato deciso di selezionare tre diversi livelli scolastici in diverse località della provincia: “Saranno testati gli studenti della scuola elementare in lingua italiana ‘Galileo Galilei’ di Brunico, di tutte le scuole superiori di secondo grado in lingua italiana e tedesca di Brunico nonché il liceo scientifico e istituto tecnico per geometri in lingua tedesca ‘Peter Anich’ di Bolzano“, spiega il capoprogetto per la serie di test Patrick Franzoni.
La scuola bolzanina sarà “testata” per la prima volta grazie al supporto di una squadra di cani addestrati per individuare il coronavirus. L’Assessore alla Salute Thomas Widmann e gli Assessori all’Istruzione Philipp Achammer e Giuliano Vettorato sono molto contenti per questa nuova procedura. L’Assessore Thomas Widmann ha sottolineato che la capacità di testare della Provincia autonoma di Bolzano è molto elevata rispetto alle regioni circostanti: “Anche per quanto riguarda le nuove procedure, siamo sempre pronti a sperimentare metodi riconosciuti che potrebbero aiutarci nella lotta alla pandemia. Il test attraverso il fiuto è molto promettente a questo proposito”.
Anche il Direttore generale Florian Zerzer è d’accordo: “Stiamo per testare circa 700 giovani con la nuova procedura, che ci darà importanti intuizioni sui contesti in cui questa potrà essere utilizzata”.
“I nostri cani sono stati addestrati per mesi a questo scopo”, hanno spiegato gli addestratori cinofili Christian Romen e Claus Langebner. Il procedimento prevede che cinque cani addestrati annusino i contenitori in cui gli studenti e le studentesse hanno messo le mascherine precedentemente indossate – “questo è sufficiente per far sì che il cane colpisca il contenitore in caso di sospetto. I cani hanno una capacità olfattiva di 44 volte superiore a quella degli esseri umani”, ha affermato Romen. Se viene fiutata l’infezione virale scatta l’esecuzione di un test antigenico o PCR – sempre volontario, naturalmente. In poche settimane, ben 18 cani di tutto l’Alto Adige saranno addestrati per questa procedura.
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Già nel dicembre scorso l’Azienda sanitaria aveva approvato due delibere (752/824) che prevedevano anche l’utilizzo di cani da fiuto appositamente addestrati come misura di contenimento delle infezioni. Un vantaggio particolare è l’ampia gamma di applicazioni possibili: i cani annusano un positivo in pochi secondi, per questo possono essere utilizzati nelle strutture sanitarie, nelle scuole e nelle stazioni ferroviarie.
Per il Direttore generale Florian Zerzer, le diverse metodologie di test rappresentano l’alfa e l’omega: “Per gli alunni delle elementari di Brunico c’è la possibilità di fare i cosiddetti test della saliva, la cui esecuzione è simile alla masticazione di un pezzo di gomma da masticare. A Brunico testiamo studenti e studentesse delle scuole superiori con test rapidi dell’antigene, che forniscono un risultato in tempi molto rapidi – e la squadra di cani scende per la prima volta in campo a Bolzano”.