Finanziato il progetto THRIVE – Talent Harvest: Rural Intangible Heritage and Value Empowerment, candidato lo scorso gennaio da parte della Provincia di Bergamo a valere sul bando Europa Creativa – progetti di cooperazione di piccola scala 2024 della Commissione Europea.
Tra le 609 proposte progettuali presentate, THRIVE è stato selezionato tra i 117 progetti finanziati e valutato positivamente con un punteggio pari a 95/100.
Il progetto, che vede la Provincia di Bergamo coinvolta come capofila e che ha l’obiettivo di migliorare l’attrattività delle aree rurali per i talenti (lavoratori qualificati, laureati e diplomati) preservando, digitalizzando e promuovendo il patrimonio culturale immateriale a rischio di estinzione, prevede un budget complessivo pari ad € 200.000 ed avrà una durata di 36 mesi.
Tra i partner dell’iniziativa vi sono, oltre alla Provincia, altre organizzazioni europee provenienti da Croazia, Slovenia, Spagna e Portogallo. Nello specifico il progetto prevede un partenariato collaborativo di otto enti, tra cui cinque amministrazioni locali (Provincia di Bergamo, Comuni di Fundao, Koprivnica, Chella, Reguengos de Monsaraz), un’università (Università di Valencia), un incubatore di imprese creative (Enter Korprivnica) e una PMI tecnologica (Arctur).
L’iniziativa nasce dalla necessità di rispondere alle seguenti sfide:
- il rischio, per le aree rurali e periferiche, di cadere nella trappola dello sviluppo dei talenti: molte aree rurali stanno affrontando l’invecchiamento della popolazione in età lavorativa e la mancanza di dinamismo economico, che portano a una diminuzione dei lavoratori più giovani e altamente qualificati, come illustrato nella comunicazione della Commissione Europa “Valorizzare i talenti nelle regioni d’Europa ”
- il rischio di estinzione di parte del patrimonio culturale delle aree rurali con particolare riferimento a quello immateriale: spesso le tradizioni locali vengono tramandate da individuo a individuo o da generazione a generazione; una catena di trasferimento della conoscenza molto fragile, soprattutto nelle aree rurali. È quindi importante investire in strategie di salvaguardia per proteggere e conservare il patrimonio culturale europeo vivente per le generazioni future, utilizzando le nuove tecnologie ed enfatizzando l’importanza della partecipazione, dell’inclusione e della coesione sociale come dichiarato nella Convenzione culturale europea e nella Convenzione Faro.Reinventando e applicando una soluzione innovativa pionieristica già sperimentata a Fundao (Portogallo), THRIVE renderà le aree rurali più attrattive creando una strategia territoriale per coltivare e trattenere giovani talenti attraverso la digitalizzazione e la conservazione del patrimonio culturale immateriale bergamasco, promuovendo l’empowerment e la resilienza delle comunità rurali, creando un ponte tra i territori e le comunità, colmando gli squilibri territoriali (divario urbano-rurale) e promuovendo nuove e migliori competenze.
Per raggiungere questo obiettivo sono previste diverse azioni, che avranno sede sul territorio provinciale quale sito pilota. Dopo una study visit a Fundao (Portogallo), un caso di successo dal quale tutti i partner potranno imparare e trarre ispirazione, verrà svolta una ricerca scientifico-metodologica che delineerà lo stato dell’arte e proporrà un piano di marketing che costituirà la base per lo sviluppo della strategia territoriale volta alla coltivazione dei giovani talenti attraverso la valorizzazione e digitalizzazione del patrimonio culturale immateriale provinciale.
In seguito sono previste diverse attività rivolte ai talenti, come la mappatura partecipata del patrimonio culturale immateriale, lo scambio di buone pratiche e ben tre attività di empowerment necessarie allo sviluppo di competenze digitali e imprenditoriali attraverso la valorizzazione di tale patrimonio. Infine, a conclusione della sperimentazione a Bergamo sono previsti eventi di capitalizzazione e replicabilità al fine di incoraggiare l’adozione diffusa di questo modello in altre aree rurali europee.
“Un nuovo progetto messo a segno dall’Ufficio Europa della Provincia, con l’obiettivo di preservare e coltivare due grandi tesori del nostro territorio: la cultura e le tradizioni da un lato, il talento e l’energia dei nostri giovani dall’altro – dichiara Matteo Macoli, vicepresidente della Provincia e consigliere delegato all’Europa – la partnership con diverse realtà del territorio europeo è un ulteriore elemento di arricchimento e una preziosa opportunità di incontro e di confronto per i giovani che lavoreranno al progetto”.