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Asso: Il progetto Vallategna prende forma

Tutti la vedono, percorrendo la strada provinciale 41 che da Asso porta in Vallassina, ma
da anni nessuno può avvicinarsi ad ammirarne la suggestiva bellezza: stiamo parlando
della cascata Vallategna che con il suo salto d’acqua di 30 metri ha ispirato poeti e letterati
da Giuseppe Parini, a Stendhal che ne ha scritto nel suo “Diario del viaggio in Brianza” del
1818.
Dal passato remoto al passato prossimo: nasce vent’anni fa il sogno di Tiziano Aceti, ai
tempi assessore ai lavori pubblici del Comune di Asso, di valorizzare e riqualificare l’area
della Valletegna e di farne il punto il punto di partenza di un percorso vita che attirasse
turisti e visitatori grazie anche alla vicinanza della stazione Canzo-Asso delle Ferrovie
Trenord.
Il sogno di allora, interrotto da diverse vicissitudini, torna oggi a prendere vita grazie a un
progetto presentato dall’attuale amministrazione comunale guidata da Aceti per ottenere
finanziamenti regionali finalizzati alla promozione turistica della zona.
Il progetto consiste anzitutto nella demolizione completa e nella bonifica dei materiali di
cemento-amianto del fabbricato che da troppi anni nasconde parzialmente la vista e
impedisce di avvicinarsi ai piedi della cascata. L’area sarà recintata e separata dalla
strada, mentre un elegante ingresso con i simboli di Asso e della Vallassina accoglierà i
visitatori. All’interno, avanzando verso la cascata, si raggiungerà una scalinata ad
anfiteatro dove sarà possibile sedersi a contemplare il salto della Vallategna, che potrà
essere illuminata in particolari occasioni con fari a led, e ammirare la trasparenza del
laghetto che ne raccoglie le acque prima che si riversino impetuosamente nel Lambro.
Da queste poetiche contemplazioni, alle informazioni pratiche sulla zona e sulle sue
attrattive il passo è breve. Nei pressi dell’ingresso, sul lato sud del parco, sarà realizzato il
punto informazioni con annesso il racconto culturale del territorio: le tradizioni, le attività
legate all’acqua, la bachicoltura, la tessitura, la meccanica. Non mancheranno gli aspetti
naturalistici, la flora, la fauna, i sentieri che da Asso si diramano sui monti Palanzone,
Cornizzolo, Corni di Canzo e monti dell’erbese. Informazioni che saranno corredate di
codice QR-code, per consentire ai visitatori di avere facilmente sul proprio cellulare tutte le
necessarie indicazioni turistiche.
Altri due pilastri del rilancio turistico della zona saranno il percorso vita che da Scarenna,
in prossimità della Stazione di Canzo- Asso, si snoda tra i prati lungo la riva destra del
Lambro in direzione Caslino, un sentiero già molto amato e frequentato dagli assesi, e la
riqualifica della falesia per riaprire in sicurezza la palestra di roccia a cui da tempo era
stato vietato l’accesso. Dalla contemplazione della cascata alle passeggiate
all’arrampicata, Asso guarda alla riscoperta delle sue eccellenze per un futuro che d’ora in
poi intende mettere il segno più alla voce “turismo” interagendo con tutti comuni della
Vallassina per offrire una maggiore visibilità alle bellezze naturalistiche e culturali della
nostra zona.

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