“Una Ragione per Odiarti”, composto dallo stesso Adduci e prodotto da Lele Battista, Yuri Beretta e Paolo Iafelice, è un brano in cui il cantautore affronta l’incapacità di opporsi ai propri sentimenti, dibattendosi tra l’innamoramento e il cinismo che turba il suo stato d’animo.
La paura in oggetto a“Una Ragione per Odiarti” è quella di colui che, per un principio ideologico, non vorrebbe farsi sopraffare dalle proprie emozioni e che rivela una piena coscienza della sofferenza che le relazioni umane sono il più delle volte destinate a generare. Fotografando una storia d’amore in più attimi, dalla sua nascita a un momento indefinito in cui il tempo sembra essere sfuggito al controllo del narratore, il protagonista mette a nudo le sue paure arrivando a desiderare di trovare una ragione per odiare, per aggrapparsi a qualcosa che possa salvarlo dall’abbandonarsi completamente all’altro, scoprendo tuttavia che non è così.
Il videoclip, scritto e diretto da Francesco Mucci, interpretato da Germana Di Marino e Raffaele Parisi, racconta di un combattimento interiore fra la paura di innamorarsi, che spesso porta a reprimere i propri impulsi, e l’amore stesso, che prima o poi arriva e travolge ogni cosa.”
«Come un fine sommelier Francesco Mucci ha realizzato un abbinamento per contrasto: quale miglior genere per raccontare la paura di un uomo se non l’horror? E, proprio come fa un buon vino, oltre a esaltare le proprie qualità e caratteristiche riesce nell’intento di sottolineare le sfumature della portata che viene servita. Ne risulta un’ulteriore tonalità emotiva che fa quasi sorridere, centrando l’obiettivo di affrontare con leggerezza l’argomento.»
Adduci comincia da giovanissimo lo studio della chitarra classica. Dedica la sua vita alla musica e trascorre tutta l’adolescenza e la prima età adulta militando in diverse band tra Napoli (città di origine), Bologna (città in cui si è laureato) e Milano (città in cui vive). A seguito dell’incontro a Milano con i produttori Lele Battista (ex La Sintesi) e Yuri Beretta (ex Genialando), nasce il progetto Adduci. Con loro individua una dimensione sonora coerente al taglio cantautorale della sua scrittura e della sua vocalità. Con la pianista Antonietta Ranni ha ideato e portato in giro uno spettacolo piano e voce incentrato sul cantautorato italiano degli anni ’60 dal titolo “Senza fine”. Collabora in veste di chitarrista e produttore a numerosi progetti di amici e colleghi.