L’Assessore Chiara Caucino: dalle parole ai fatti: firmata la DGR che assegna 2 milioni alle ATC piemontesi di cui un milione e cento al torinese. Massima attenzione e obiettivi chiari: sfittanza, illegalità e occupazioni abusive zero”. L’assessore Andrea Tronzano “grande attenzione per Torino e l’Area Metropolitana. Abbiamo stanziato risorse importanti come mai era stato fatto prima”.
L’Assessore Chiara Caucino ha firmato la delibera che assegna buona parte delle risorse necessarie per la riqualificazione e la conseguente rapida riassegnazione dei 1700 alloggi sfitti di Torino e Area Metropolitana. Solo per quest’area sono stati ripartiti 1.135.268 milioni di euro: «Teniamo alta l’attenzione sull’edilizia residenziale torinese, caratterizzata da numerose criticità che abbiamo ereditato e che è nostra intenzione risolvere al più presto, con azioni mirate, concrete ed efficaci».
L’attenzione dell’assessore Caucino e della giunta regionale per la situazione del Capoluogo è ben nota: Caucino ha già effettuato due sopralluoghi con il presidente Atc Piemonte centrale, Emilio Bolla, in alcuni fra gli stabili più «problematici» della città, per illustrare i progetti del nuovo «Piano Casa» e per ricordare i numeri che caratterizzano la situazione sotto la Mole. Gli alloggi in locazione gestiti da Atc del Piemonte Centrale sul territorio della Città Metropolitana torinese sono 29.132. Di questi, in particolare, 18.512 si trovano nella Città di Torino.
Sull’intero patrimonio ci sono circa 1700 alloggi sfitti in attesa di manutenzione, per i quali sarebbero necessari circa 10milioni e mezzo tra manutenzione ordinaria, straordinaria e bonifica amianto. I costi variano da un minimo di circa 3mila euro, per gli appartamenti che si liberano in migliori condizioni e necessitano soltanto di interventi di manutenzione ordinaria e revisione degli impianti a 13-15mila per quegli appartamenti che necessitano di opere più importanti di manutenzione straordinaria o bonifica di amianto.
Gli alloggi occupati abusivamente sono in tutto 190 dei quali 8 nei Comuni della provincia e 182 nella sola città di Torino, dove sono distribuiti in modo sparso nei vari quartieri, con una leggera prevalenza nelle zone di Mirafiori a sud e Regio Parco/Barriera di Milano a nord, che sono anche quelle che vedono una maggiore concentrazione di patrimonio di edilizia sociale.
«Quello alla casa è un diritto fondamentale dell’individuo e delle famiglie – ha detto l’assessore Caucino – e ritengo inaccettabile che centinaia di persone che ne avrebbero diritto siano in attesa di un’assegnazione, mentre quasi 200 alloggi, soltanto su Torino, sono occupati abusivamente. Così come non è ammissibile che vi siano 1700 alloggi che potrebbero essere assegnati, ma che necessitano di interventi di manutenzione e che al momento sono inagibili».
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«Per questo – ha proseguito Caucino – ho già stanziato un milione e mezzo ai quali, oggi, si aggiungono altri due milioni. I miei uffici sono inoltre già al lavoro per sbloccare la prima tranche di 8 milioni di fondi “ex Gescal” che giacciono in Cassa Depositi e Prestiti. Con queste risorse – che formano un corposo tesoretto di più di 10 milioni di euro – vogliamo ristrutturare la maggior parte degli stabili, dando finalmente accesso ai cittadini che hanno i requisiti a un loro diritto inalienabile. Quello di una casa sicura e decorosa». «Il mio “tour” per le case popolari piemontesi – ha concluso Caucino – prosegue oggi (domani per chi legge, ndr) con le visite ad Alba ed Asti. Ma è evidente che le situazioni più spinose insistono su Torino, realtà sulla quale la nostra attenzione è massima. Situazioni incancrenite da anni che vogliamo risolvere, tentando, con tutte le nostre forze, di raggiungere quelli che sono i nostri obiettivi dichiarati: sfittanza zero, illegalità zero e abusivismo zero».
Abbiamo da sempre – afferma l’Assessore al Bilancio Andrea Tronzano – un’attenzione certosina verso il welfare e per il mantenimento della dignità delle persone e dei piemontesi. L’attenzione che come Giunta dedichiamo alle persone che abitano nelle case popolari è elevatissima. Bisogna intervenire con urgenza anche lavorando sulla manutenzione proprio perché in questo modo possiamo disporre di più alloggi che, riqualificati, possono andare a vantaggio di chi ne ha bisogno combattendo in questo modo le nuove povertà. Abbiamo stanziato risorse importanti aumentandole rispetto al recente passato, come mai era stato fatto prima e Torino, e l’area metropolitana, sarà quella che disporrà della quota maggiore di risorse. C’è poi un altro aspetto su cui ci battiamo e ci batteremo sempre, contro l’occupazione abusiva di quasi 200 alloggi che priva cittadini italiani e torinesi del loro diritto di avere una casa disponibile, questo è assolutamente intollerabile”.